28 novembre 2007

cara amica, il tempo prende il tempo da...

Ho visto un filmato credo da Repubblica TV di un giovane Guccini che canta una delle canzoni che più amo del suo repertorio, Incontro. Era giovane si, nel 1973, ed io avevo appena un anno, e lui già scriveva come avesse avuto l'esperienza di un quarantenne... penso che nella vita arrivano i momenti delle scelte, quei momenti in cui si chiude un tempo, si apre uno spiraglio, ci si affaccia a qualcosa di nuovo, senti il bisogno di far girare la ruota, alla fine essenzialmente per dare un perchè alle cose. Mica lavoro per guadagnare, così come non ho studiato per lavorare, e non ho giocato per svagarmi dallo studio, e non ho suonato per non farmi le canne nei vicoli bui. Nossignore nossignora. Non cerco l'immortalità, cerco solo il motivo per cui sono qui. Io e non un altro, non tu che leggi, ad esempio, che hai un perchè tutto tuo, magari ti ha già trovato magari no, eppure ce n'è uno per tutti: e non è a buon mercato, non si riassume in un motto, non vale per tutte le stagioni, e può essere una summa di momenti, di sensazioni, che hanno un filo rosso che le unisce. Sono anche convinto che non sei tu a trovare il tuo perchè, semmai è vero il contrario: cercare qualcosa spesso vuol mdire essere certi di non trovarla, mentre l'unica maniera di trovare determinate cose è proprio quella di non cercarle (ad esempio trovare l'amore). Ho trovato qualche perchè nel mio brave ma intenso ;-) passato, e solo oggi che comincio a guardare la prospettiva che il mio passato ha prodotto, adesso che mettendo le cose in linea e guardando con un occhio chiuso ed uno aperto quel filo lungo e travagliato ne intravedi una logica, e ti rendi conto che i tuoi perchè sono già lì, si erano presentati, e magari non li avevi riconosciuti, ma nel dubbio li hai messi via, in penombra, perchè ti dicono qualcosa, e ti torneranno utili un giorno.
La somma delle esperienze, le persone amate e conosciute, le passioni, le pulsioni, le esplosioni, i rancori e il fremito che si cela sotto la calma apparente, tutto questo mi parla di quello che sono stato, e mi indica - chiaramente - una via. Non sono sempre così lucido da vederla, nè ho sempre lo stesso coraggio di fermarmi a dubitare, esitare, se prenderla, se esplorare, se azzardare, ma non mi rendo conto che i giochi sono ormai fatti, che i miei gesti si sono compiuti, in un rigido determinismo non potrò fare altro - che - scegliere. Ecco perchè sono qui. Per raccontare, forse, ma anche per scegliere di nuovo, per sdoppiarmi e prendere due scelte insieme. Sarebbe bello.
Questo è uno di quei momenti, sento che devo cambiare tutto per non cambiare niente, imparare tutto per dimenticare tutto (come Bird), ma che potrò liberarmi dal passato che non voglio più solo se compierò questo cambiamento. Tutto il resto attorno sono giorni grigi o luminosi, alibi, pour parler, contorno insalata verde scondita - grazie -, ieri oggi e domani. Ma tutto è iniziato, la scelta è compiuta prima di farsi azione, di diventare consciousness.
Sono certo ? Vado dritto ? Vedo chiaro ? No di certo. Ve ne sarete accorti/e. Ma ho la fortuna di aver già incontrato altre volte questi momenti, che nella vita non devono essere così frequenti. E' dopo il liceo (lavoro o studio ancora ?), è dopo la laurea (lavoro o faccio il bamboccione ?), è dopo aver acquisito una vera professionalità (mi hanno scocciato: me ne vado!) e così via. Ma anche dopo aver sistemato il dilettantismo nel ripostiglio e sentirsi chiamare musicista da quelli forti forti... e sentirsi tremare i polsi al pensiero del bello che avresti potuto creare se solo... E' quando incontri quella giusta, quando la tradisci, quando la lasci, quando ti lascia, quando soffri come un cane e poi come per magia ti innamori (e via la giostra siòri e siòre! giri lunghi e velòcci!).
La vita viene a prenderti quando sei in pantofole e ti dice scendi un attimo ti offro un caffè - ma non torni più a casa.
Fra 10 anni forse rivedrò questi attimi, così come ieri ho rivisto il me stesso (ed il noi) di 10 anni fa, e qualcuno dei visi che so mi racconterà quello che è stato, ed il silenzio delle parole vuote riempirà i perchè, senza risposte, solo lo sguardo indietro, magari la nostalgia, ma, spero, sempre un pizzico di follia per fare un altro salto in avanti. E sì che sono pazzo, io. Che la follia mi accompagni allora!