27 ottobre 2007

tuto sbagliato, tutto darrifàre

...parlava così il grande Bartali, brontolava, quello che non gli piaceva, quando magari a tutti sembrava che fosse stata una gran giornata... a volte è dira rendersi conto di aver sbagliato, 9 su 10 tu sei il cocciuto che si ostina, e pochi amici fidati cercano di farti capire che qualcosa non va, gli altri malignano, a volta pensano (vedi tu!) ma come giuda non parlano nemmeno sotto tortura. A volte, come Bartali, sei tu che vedi quello che altri non riescono a percepire.
Le giornate come queste mi mettono il magone, mi tolgono l'appetito, e la gioia. Forse ho sbagliato tutto. Devo riflettere, ho bisogno di qualcuno che mi ascolti anche se non gli dirò nulla, che stia lì, mi basta. Parlare non mi va. Nemmeno divertirmi. Magari vorrei capire, ma ho paura di non volere nemmeno questo. Se penso a quallo che pensavo di aver costruito, su cui mi ero appoggiato, e vedo vacillare tutto, perdere il significato di ogni cosa, gli oggetti cambiare forma e colore, non so più cosa devo pensare. Non voglio pensare. Voglio essere illuminato.
Sarebbe bello ma... mi tocca pedalare. Questo Giro non è andato forse. Tuttosbagliàto.
Ci devo riprovare.
Tuttodarrifàre.

23 ottobre 2007

coronavirus

Nei fumi delle febbre mi vengono solo pensieri sparsi, qualcuno dal TG2 mi dice che quest'anno non mi sono preso l'influenza, no. Pensavo di essermela scansata, e invece a Gennaio mi tocca marcare. E' ovvio: uffici, palestre, treni, aule, supermercati, luoghi affollati... basta frequentare uno di questi luoghi per infettarsi. Quindi fino a primavera posso solo rinchiudermi in un ascetico isolamento. E invece no, per quanto orso posso essere, non posso farne a meno. Dovrò ammalarmi di nuovo. Ed ora che posso guardare la TV, nel dormiveglia, mi rendo conto, coi pochi neuroni che sono ancora vigili, che il mio coronavirus non mio impedisce di indignarmi. Eh già perché dimenticavo di dirvi che il mio virus si chiama così. Il che vuol dire che ho la febbre alta per 24 ore e poi torno alla vita col naso chiuso per altri 7 giorni e nulla più. Quindi dovrò lavorare pur sentendomi una chiavica. Per rammentarmi delle miserie umane mi rendo conto di come i miei comportamenti siano stati ormai schedati, inseriti in categorie predefinite, tanto che ormai devono essere rimasti in pochi gli Italiani dotati di neuroni non ottenebrati, se dalle 10.00 alle 17.00 le trasmissioni TV si riferiscono ad un individuo che non pensa o non vuole pensare, al più CUCINA. Si ma cucina male, ma di un male, che è buono solo se è bello, e strano. Gli ingredienti sono ormai non più di 20, e con questi 20 pezzi ci sostentiamo finché campiamo. Una volta la cucina era la fantasia al potere, ora le casalinghe ed i casalinghi sono indottrinate/i in modo da girare e voltare solo tra queste poche cose, non si sa mai ci si può confondere... E io dico: viva la purchiazza, la rucola bianca, i sivoni, le cicorie rovesciate, i colicelli,e i cardi selvatici! Poi ci sono le trasmissioni per adolescenti e ventenni mal cresciuti - evidentemente, se la loro ambizione maggiore è darsi appuntamento alle tre del pomeriggio per spiare come fa Marco a corteggiare Simona, e poi sempre Marco a corteggiare Angela, e se si farà "sgamare" (tanto, si fa ma non si dice), insomma per prendere LEZIONI da MARIA su come comportarsi stasera in comitiva, come tradurre in comportamenti sociali attivi gli insegnamenti di bellocci e vuoti, su come soffiare il ragazzo o la ragazza alle grinfie ed alle attenzioni di quall'altro o quell'altra, roba che si guarda perché non si è più in grado di fare da sé, e la cui morale è sempre la legge del più forte, l'isolamento culturale, l'egemonia dell'apparire e soprattutto il regno dell'egoismo. Allo stesso modo chi pensa di saper ballare o cantare sfida altri imberbi virgulti. Sfida. Lui sfida. Lei sfida. A tu per tu, io sono più bravo di te. Una volta si diceva braccia rubate all'agricoltura. Ma io ho troppo rispetto per i contadini per sminuire la loro antica arte e la millenaria cultura. La minuziosa distribuzione di queste idiozie, spesso passate dal canone RAI, è fatta in modo da presentarsi in modo obbligato a chi tipicamente accende la tivvù a quell'ora: la casalinga che sistema la casa, poi cucina, poi si rilassa, i bambini che tornano da scuola, i ragazzi che tornano da scuola, i ventenni che tornano dall'università, i bamboccioni che tornano dall'università, i poveracci che tornano dal lavoro da privilegiati, quello che ti permette di stare a casa alle 19.00 se c'hai culo, e non puoi fare altro che scommettere sulla "cultura generale" (e si che stiamo messi male a giudicare dalle domande...), e se sei bravo magari vinci 500.000 Euro... La TV che parla della TV in modo critico e dotto invece si chiama "TV talk" e va in onda su RaiTre la mattina verso le nove. Generalmente per stroncare nemici giurati della propria carriera televisiva o giudicare il format e quanto è fedele o meno all'equivalente Statunitense, da cui lo abbiamo importato. Sempre per il discorso dei 20 ingredienti di cui sopra... Poco altro si salva. Ma sono troppo provato, e il mio fegato mi chede una pausa, il resto alla prossima puntata. Ma dico io: la sana curiosità per quello che non si conosce, la fame di mondo, di luoghi, di persone, l'unico motivo per interessarsi a qualcosa, il vero motivo per cui stiamo al mondo, tutta questa roba dov'è andata a finire?
Stasera forse saprò se Mastella ha fatto la pace con suo fratello DiPietro, e se mamma e papà Governo hanno detto a DiPietro di chiedere scusa al fratello che piange perché lui gli ha fatto la bua. Si sa il fratello piccolo è sempre più coccolato... Chiedi scusa a tuo fratello, e dì che non lo farai più! E' vero che non lo fai più? Bravo. E ora vai a fare i compiti. I tuoi, non quelli di tuo fratello!
Non ci voglio pensare. Preferisco guardare dall'alto l'arco Alpino, scrutare con la fantasia ogni piega e ogni valle, per cercare di capire come sarà, laggiù, se ne vale la pena, andarci, se il panorama, se i paesini, se le piste, se la natura... Se questo inverno carverò (giacché io non piego, carvo) su piste e panorami da sogno.
O sei mi avrà finalmente raggiunto il virus.