23 aprile 2007

A Gianluca e Adele



Il mio amico ingrato
ha trovato amore e s'è sposato
mi guardava e sorrideva
aveva riso in bocca e in cielo
e tutto intorno al suo bel velo
lei abbracciava il mondo intero
noi, vecchi amici dignitosi
rassettati per gli sposi

poco importa se i cognati
sono tutti separati
poco importano i dolori
non son spine senza fiori
vino ed ostriche guarnite
ma ho male a un fianco e la colite
è dura amarsi a pranzo e cena
senza un massaggio per la schiena

Vedo e penso avanti a Dio
avrei voluto andarci anch'io
un sogno amato, accarezzato
un inganno al celibato
e invece affoga nel palato
l'ultima notte che ho passato
fumo e baci da bar
stracci nel letto
vetri nel petto
Geffer, pillole e goldoni
son souvenir delle stagioni
che hanno il vuoto dentro il frigo,
che hanno il Maalox per amico

un amico che è sposato
mangerò il suo minestrone
aspetterò la primavera
e i suoi confetti di virtù...

[Vinicio Capossela - Il mio amico ingrato - (Camera a Sud, 1994)]

07 aprile 2007

midnight special


Torna l'estate e la stagione della musica live si avvicina, Jack tira fuori il suo suono migliore, quest'anno mi spreco: tre chitarre tre, per ogni concerto, ho deciso. Tre suoni diversi. Alla fine della stagione, forse sceglierò l'eletta... intanto vi presento il contrabbasso, on the left! (qui a Barletta, prima del concerto di Brad Mehldau con Kurt Rosenwinkel e Joshua Redman... ragazzi che concerto!) Cheers! ;-)

04 aprile 2007

un po' di sano populismo!

Chissà perchè gli anni passano per tutti ma non per me. Eh già! Nonostante i capelli inbianchino e il fiato manchi sulle salite, mi prende ancora un morso allo stomaco quando sono costretto a constatare la realtà attorno a me, il declinare apparentemente inesorabile degli usi, il finto progressismo, il falso riformismo, il nuovismo a tutti i costi, la falsità, e ciò che è più grave, di fronte a tutto questo, la reazione generale di rassegnazione ed omologazione dei più. Il reflusso del privato, il campicchiare, l'accontentarsi, il sorridere sornione ai mali del nostro paese come se fossero parte del carattere di un personaggio della commedia napoletana, sono parte del nostro atteggiamento quotidiano...
E allora come avrebbe fatto il più consumato imbonitore di folle, anche Jack si lancia in questa crociata all'arrembaggio delle menti semplici, a mo' di slogan facili e - diciamo - consumati, nella speranza che qualcuno, tra le righe, sia capace di leggere anche qualcosa di più. Magari che possa sentire anche lui (o lei) il morso alla bocca dello stomaco. Che esca per la strada, Che provi a costruire il paese dove vorrebbe vivere.
Altrimenti si meriterà tranquillamente quello in cui si trova.
Amen.
 
 
*        *        *
 
 
Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Vorrei essere libero come un uomo.


Come un uomo appena nato
che ha di fronte solamente la natura
e cammina dentro un bosco
con la gioia di inseguire un'avventura.
Sempre libero e vitale
fa l'amore come fosse un animale
incosciente come un uomo
compiaciuto della propria libertà.

La libertà non è star sopra un albero
non è neanche il volo di un moscone
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.

Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Come un uomo che ha bisogno
di spaziare con la propria fantasia
e che trova questo spazio
solamente nella sua democrazia.
Che ha il diritto di votare
e che passa la sua vita a delegare
e nel farsi comandare
ha trovato la sua nuova libertà.

La libertà non è star sopra un albero
non è neanche avere un'opinione
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.

La libertà non è star sopra un albero
non è neanche il volo di un moscone
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.

Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Come l'uomo più evoluto
che si innalza con la propria intelligenza
e che sfida la natura
con la forza incontrastata della scienza
con addosso l'entusiasmo
di spaziare senza limiti nel cosmo
e convinto che la forza del pensiero
sia la sola libertà.

La libertà non è star sopra un albero
non è neanche un gesto o un'invenzione
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.

La libertà non è star sopra un albero
non è neanche il volo di un moscone
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.
 
[Giorgio Gaber - La Libertà]